Bonus da 1300 euro 2025: Arriva il nuovo bonus per lavoratori domestici! Scopri come richiederlo

Aprile 22, 2025

By: Harsh Chand

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Nel 2025, i lavoratori domestici come colf, badanti e baby sitter possono beneficiare del bonus da 1300 euro, che può essere richiesto tramite la dichiarazione dei redditi (modello 730/2025). Questo importo comprende il trattamento integrativo IRPEF e il bonus natalizio da 100 euro, entrambi destinati a chi ha redditi medio-bassi e non ha un sostituto d’imposta. Vediamo insieme in questo articolo a chi spetta il bonus e i requisiti per ottenerlo.

Cos’è il bonus da 1300 euro?

Il bonus da 1300 euro è composto da:

  • Trattamento integrativo IRPEF: fino a 1.200 euro per chi ha un reddito annuo non superiore a 15.000 euro.
  • Bonus Natale: 100 euro aggiuntivi per chi ha almeno un figlio fiscalmente a carico e un reddito complessivo fino a 28.000 euro.

Questi importi non vengono erogati in busta paga, poiché i datori di lavoro domestico non fungono da sostituti d’imposta. Pertanto, i lavoratori devono richiederli tramite la dichiarazione dei redditi

Leggi anche: Bonus 1000 euro nuovi nati 2025: Ecco come richiedere la carta per le nuove nascite – Scopri se ne hai diritto o no!

A chi spetta il bonus da 1.300 euro?

Il bonus da 1.300 euro è destinato a:

  • Lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter) con contratto regolare, sia a tempo determinato che indeterminato.
  • Chi ha cessato il rapporto di lavoro nel 2024.

Per ottenere il bonus è necessario presentare un reddito complessivo 2024 non superiore a 28.000 euro, valore delle detrazioni inferiore a quello dell’imposta lorda, avere almeno un figlio fiscalmente a carico. Nel caso non si abbiano figli a carico, non si ottengono i 100 euro del Bonus Natale. Per il trattamento integrativo pieno, il reddito annuo non deve superare i 15.000 euro, per ottenere il bonus pieno, con reddito superiore a 15.000 euro si ottiene un importo inferiore.

A quanto ammonta il Bonus per lavoratori domestici?

L’importo massimo del bonus per lavoratrici domestici è di 1.300 euro, suddiviso in:

  • 1.200 euro di trattamento integrativo IRPEF.
  • 100 euro di bonus natalizio.

Il bonus natalizio è proporzionale ai mesi lavorati nel 2024:

  • 12 mesi: 100 euro.
  • 6 mesi: 50 euro.
  • 3 mesi: 25 euro.

Il trattamento integrativo è riconosciuto per intero fino a un reddito di 15.000 euro e decresce progressivamente fino a 28.000 euro

Bonus da 1.300 euro: requisiti

Per accedere al bonus da 1.300 euro, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Essere un lavoratore domestico con contratto regolare nel 2024.
  • Avere un reddito complessivo 2024 non superiore a 28.000 euro.
  • Disporre di capienza fiscale.
  • Avere almeno un figlio fiscalmente a carico.

Il bonus non è cumulabile tra coniugi o conviventi: spetta a uno solo dei due. 

Come richiedere il bonus da 1.300 euro?

Per ottenere il bonus da 1.300 euro, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi 2025 utilizzando il modello 730, che potrà essere inviato dal mese di maggio fino a settembre 2025. Nel modello 730/2025 è importante indicare nel Quadro C i redditi percepiti nel 2024 come lavoro dipendente, anche se non soggetti a ritenuta IRPEF in busta paga, come nel caso dei lavoratori domestici

Importante è anche il Quadro E – Oneri e spese, dove devono essere inserite tutte le spese detraibili sostenute nel corso del 2024. Solo spese documentabili permettono di usufruire delle relative detrazioni fiscali, che sono determinanti per verificare la capienza fiscale, ovvero se l’imposta lorda è sufficiente per beneficiare dei bonus previsti.

Tra le spese che si possono indicare nel Quadro E rientrano:

  • Spese sanitarie, comprese quelle per le case di riposo, purché legate all’assistenza sanitaria;
  • Spese sanitarie rateizzate negli anni precedenti (oltre i 15.493,71 euro);
  • Spese per disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) per minori e maggiorenni;
  • Spese per cani guida e veicoli per disabili;
  • Servizi di interpretariato per sordi;
  • Assistenza personale per persone non autosufficienti, incluse le persone che necessitano di sorveglianza;
  • Interessi passivi su mutui e prestiti;
  • Compensi a intermediari immobiliari e spese notarili per l’acquisto della prima casa;
  • Spese condominiali;
  • Spese scolastiche: dalle scuole per l’infanzia fino all’università e corsi AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale);
  • Canoni di locazione per studenti fuori sede;
  • Abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale;
  • Attività sportive per ragazzi, come palestra e piscina;
  • Riscatto degli anni di laurea per familiari a carico;
  • Spese veterinarie e spese funebri;
  • Detrazione per canone di locazione.

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