Con la stagione della dichiarazione dei redditi è vicina, aumenta l’attenzione su quali sono le spese non detraibili. Se da un lato il modello 730 consente di alleggerire il carico fiscale con numerose detrazioni e deduzioni, dall’altro esistono diverse spese non agevolabili, anche se sostenute per bisogni quotidiani o importanti.
Conoscere in anticipo quali costi sono esclusi permette di evitare errori, risparmiando tempo e sanzioni. Vediamo insieme in questo articolo quali spese si possono detrarre.
Differenza tra spese detraibili e deducibili
Prima di parlare delle spese escluse, è utile ricordare la differenza tra detrazione e deduzione:
- Le spese detraibili riducono l’imposta lorda da pagare (es. il 19% della spesa sostenuta per interessi sul mutuo).
- Le spese deducibili si sottraggono invece dal reddito imponibile, abbassando la base di calcolo dell’IRPEF.
In entrambi i casi, si ottiene un vantaggio fiscale, ma solo se la spesa è prevista dalla normativa.
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Quali sono le spese non detraibili?
Ci sono molte spese che non possono essere riportate nel modello 730. Vediamo le più comuni:
- Spese alimentari di qualsiasi genere, anche per motivi di salute o diete speciali.
- Abbigliamento e calzature, anche se usati per lavoro.
- Bollette domestiche (luce, gas, acqua, telefono), salvo casi specifici legati a disabilità o smart working documentato.
- Spese condominiali ordinarie, come pulizie, manutenzione giardino o ascensore.
- RC Auto e bollo: obbligatori ma non detraibili.
- Viaggi, vacanze e ristoranti, anche per motivi famigliari o cerimonie.
- Cure estetiche e trattamenti di benessere non medici.
- Regali, donazioni e spese personali non tracciabili o non destinate a enti riconosciuti.
Spese sanitarie escluse
Anche tra le spese mediche, ci sono voci escluse dalle agevolazioni:
- Cure estetiche (es. filler, liposuzione) se non c’è una certificazione medica di necessità.
- Parafarmaci (vitamine, integratori) anche se prescritti.
- Cure effettuate all’estero in strutture non riconosciute o prive di documentazione fiscale valida.
- Attività sportive o riabilitative non classificate come prestazioni sanitarie.

Solo le prestazioni mediche riconosciute dal SSN o da medici abilitati possono essere detratte, se supportate da fattura o scontrino parlante.
Spese scolastiche escluse
Le spese scolastiche danno diritto a una detrazione del 19% entro un tetto massimo (800 euro per figlio, che saliranno a 1.000 euro nel 2026), ma non tutte le spese sono ammesse:
- Libri di testo e materiali scolastici: esclusi.
- Divise scolastiche e abbigliamento sportivo: non detraibili.
- Attività extra-scolastiche, corsi privati o ripetizioni: ammesse solo se organizzate dalla scuola stessa.
- Trasporto scolastico: detraibile solo se gestito dall’ente locale.
Spese detraibili: Limiti
Anche quando una spesa è detraibile, può essere soggetta a limiti massimi:
- 4.000 euro: interessi mutuo prima casa
- 1.500 euro: spese funebri
- 2.100 euro assistenza a soggetti non autosufficienti
- 250 euro: spese sportive per figli minori di 18 anni
- 1.549,37 euro: contributi per colf e badanti
Professionisti e partite IVA: Spese personali restano escluse
Chi lavora in proprio può dedurre solo le spese strettamente legate all’attività. Tuttavia, ci sono costi non deducibili in nessun caso:
- Auto non strumentali (es. usate anche per la famiglia).
- Spese personali, viaggi privati, cene non legate a clienti o fornitori.
- Utenze domestiche, a meno che non si dimostri l’uso promiscuo dello studio.
- Regali, feste, eventi familiari: esclusi se non attinenti al business.
- I soggetti in regime forfettario non possono scaricare nulla, perché le spese sono già considerate in via presuntiva.
Come verificare se una spesa è detraibile?
Per sapere se una spesa è detraibile basta seguire la legge, se la legge non lo dice esplicitamente, la spesa non è detraibile. Ecco alcuni strumenti per verificare se una spesa è detraibile:
- Il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, sezione 730.
- Le guide fiscali CAF e patronati, aggiornate ogni anno.
- Il supporto di un commercialista o consulente abilitato.